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al testo proposto da Lorena Turri
Verr la morte
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Ci sentiamo coprire di silenzio, il mondo si allontana con le sue luci, con i suoi commerci. Dolcemente il corpo perde peso, mentre gli affaticati occhi con nuovo fiducioso sguardo si volgono lassù quasi cercando un'altra primavera, un libro intonso, una riprova appena inventata. Sì, nevica.
E una voce dalla cucina: "Non ci sono più uova?" Pura, candida, incantevole forma... L'anima tende a profili innocenti, ambizione che prima le era ignota. Alla musica dell'uovo va approdando.
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Franca Alaimo
- 09/06/2010 19:45:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
E ricca di simboli archetipali questa poesia così bella: la neve bianca che annulla la realtà esterna, imprigionando la vita sotto un manto candido di silenzio, allude sia allattesa di un ritorno alla vita dopo la morte temporanea e la purificazione delle cose, sia ad una sorta dilavacro spirituale; bianco è anche il guscio delluovo che contiene in sè una futura nascita; candida forma, forse, anche la voce che si alza nel silenzio della casa. Perché cosa più delluovo e di una donna ha a che fare con il mistero della vita? Anche lautore, nel guardare il paesaggio innevato, attende la primavera, e cioè una rinascita che intanto egli percepisce come mutamento dellanima, attratta, finalmente, dalle forme semplici, pure ed essenziali.
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leopoldo attolico
- 07/06/2010 22:33:00
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Sembrerebbe proprio un congedo dalla vita , ma in realtà non vè lelaborazione del lutto , piuttosto una dichiarazione damore per la vita; per la riscoperta della vita e per le sue epifanie .
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Loredana Savelli
- 07/06/2010 16:57:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Deve essere stupenda la musica delluovo. Forma e sostanza, prima che suono.
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