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Estate

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È tutta in questi cieli lisci

nella luce netta gettata sulle cose

nel profumo caldo dei fieni stesi

nel canto infinito dei grilli

nel verde più scuro dei boschi

la temporanea immortalità dell’estate.

 

E in quel sapore asprigno dell’uva spina

che resta sulle labbra ormai rosse

le mie labbra che preparano la forma

delle mie parole per te.

 

 Gil - 05/08/2018 10:10:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Amo la poesia d’amore, come potrei non amarla, visto che siamo fatti d’Amore? E amo questi versi che mi hai dedicati, sia perché di una bellezza luminosamente intensa sia perché diventati un’espressione della voce del tuo cuore, della tua anima. Mi chiedi se posso considerarli inopportuni? E come potrei? Credo non si trovi sulla terra nessun uomo che non ami sentirsi rivolgere parole così da una donna così bella e così gentile e dolce nell’anima, così mite e umile eppure cosi forte, quindi assolutamente non è inopportuna la tua dedica, perché non conosco un’anima cosi pura, uno sguardo così limpido come vi sono in te. Posso dirlo pubblicamente e senza temere né la sconvenienza della spudoratezza, poiché non v’è né l’una né l’altra, né la mancanza di un devoto e dovuto rispetto: sei una donna amabilissima, in te Adamo ritroverebbe i tratti della sua Eva: innocenza, bellezza, femminilità, purezza, dolcezza, poesia.
Spero di non essere stato io invece inopportuno.

Con devota ammirazione e devotissimo affetto

Ti abbraccio

 Laura Turra - 05/08/2018 09:15:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

“…questo giorno
lo consacro a te.
Nacque azzurro, con un’ala
bianca in mezzo al cielo.”
A te Gil, questi versi di Neruda sono per te. Sono versi di una poesia d’amore, peraltro magnifica. Spero non considererai troppo inopportuno il mio dedicarteli, nel ringraziarti sempre per le care parole che spendi per me.

 Gil - 05/08/2018 08:23:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Chiedo ancora scusa: leggasi "definisci"

 Gil - 05/08/2018 08:13:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Errata corrige: "definisco" e non "definisco".

Chiedo scusa

 Gil - 05/08/2018 08:12:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Credo che non vi sia uomo più fortunato di colui che è destinatario di queste tue pagine, ma fortunati lo siamo ora anche noi, poiché grazie a lui pure a noi arriva intensa questa tua luce. Pagine di un piccolo diario le definisco, Laura: io dico che vi saranno in futuro teorie di lettori e di biografi che le leggeranno, quando gli uomini avendo smarrito il ricordo della Bellezza, annasperanno per ritrovarne la memoria e le tracce più pure. Qui, in te, non vi è solo talento, ma anima.

Un abbraccio

 Laura Turra - 05/08/2018 08:08:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Caro Giovanni, sono felice che le “immagini” della mia estate ti siano piaciute.
Confesso che Cardarelli lo conosco poco, ma Hopper lo amo tantissimo.
Ti ringrazio di cuore della lettura

 Laura Turra - 05/08/2018 08:04:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Caro Gil, grazie infinite per questo commento che ha detto tutto, una disanima perfetta, davvero segno di un’attenzione che mi onora.
Sai, in vero, non sono così sicura del mio talento poetico. Scrivo perché mi fa stare bene, perché la Poesia sia un segno della realtà. In questi giorni scrivo perché un caro, anzi carissimo amico mi ha chiesto un piccolo diario poetico, perciò questo testo in particolare è per lui.
Ti abbraccio forte

 Giovanni Rossato - 05/08/2018 07:54:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Bella, soprattutto l’immagine della temporanea immortalità dell’estate dove all’apice di ogni cosa sembra non possa succedere un declino.
Mentre la leggevo mi son venute a mente "Estate" di Cardarelli e perchè no, i quadri di Hopper.
Brava.

 Gil - 05/08/2018 07:40:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Una poesia ben scritta, ben strutturata, con due parti significative e distinte, con un verso centrale, su cui poggia a fondamento tutto il testo, evocativo di aneliti, sentimenti ed emozione; infine, una poesia d’amore, con un delicato accenno ai sensi.
Il fondamento è: "la temporanea immortalità dell’estate". Questo sentimento verso l’estate, questo sentire l’estate come una stagione destinata ’naturalmente’ all’eternità, sgorga spontaneo dall’esuberanza lussureggiante di ciò CGE viene elencato nella prima parte: i cieli luminosi e lisci, la luce netta (interessante l’aggettivo scelto), i fieni stesi, il canto senza sosta dei grilli, il verde piuy scuro dei boschi", certo premette il ne l’aggettivo "temporanea", segno di una memoria che fuga le apparenze ingannevoli della stagione dei sensi accesi, dell’esubersnza dei frutti, per riportarci però non ad un minore incanto, poiché ritrova nel preannuncio dell’autunno che verrà, tutto quello che l’estate ha mostrato nel cuore e nella carne dell’amato, nell’affetto per chi, su labbra rosse al sapore inebriante del vino - la sensualità delicata qui trova le sue vertiginose evocazioni d’amore - troverà non solo quei languidi sapori degli amorosi sensi, ma qualcosa di più: le parole dell’amore, di cui le labbra sono soltanto saporose premessa ed essenziale forma nonché segno d’inestimabile eloquenza. "Le mie labbra che preparano la forma/delle mie parole per te". Una chiusa che è poeticamente un capolavoro, anche una chiusa che fa dire (con " santa invidia"): beato colui per cui sono state scritte (sia che guardino alla memoria sia altrove).

Stai diventando una "penna d’oro", sempre più bella poeticamente e sempre più sicura della tua scrittura, del tuo talento e del tuo valore.

Ti abbraccio

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