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al testo di Andrea Calcagnile
Un bicchiere
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Nella lugubre notte un malessere mi cinge, può darsi che sia un rimpianto dovuto al mio carattere e alle mie mani quando con dolcezza toccano un vetro capiente di magia, magia che prima o poi pagata dovrà essere. Eppure io non voglio far del male a nessuno, nemmeno a me stesso, che stranezza! Stupida testa incoerente o stupida anima che impossessata da qualcosa o da qualcuno sembri. Un bicchiere per raccontare mille storie, un bicchiere per sentirmi appagato, vorrei trasmutarmi e cambiare. Se non fosse per alcuni individui la vita sarebbe ancora più bella, qualcuno mi ha rovinato, come un vandalo pronto a deturpare una statua. Ma non mi farò abbattere.
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