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al testo di Laura Turra
Le rose a settembre
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Lo splendore incauto delle rose
a settembre
è una fragilità che si sfoglia.
Come un movimento d'aria
di uccelli in volo,
il rapido passare delle nuvole
o la bellezza breve dei cerchi d'acqua.
Tutto sembra dire
una qualche verità su questa vita
né mia né tua,
io penso alle cose che si perderanno
– come anche le foglie –
ora che la sola notizia è il vento
e l'autunno che viene.
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Grazie davvero, Cristina. Un abbraccio |
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Un acquerello magnifico e quasi intangibile, come le rose a settembre e tutto quello che, ai nostri occhi, continuamente appare e scompare. Me la scrivo, è così bella Laura! |
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Franca, sono io lieta di tornare a leggerti. Grazie del tuo commento centrato come sempre, grazie di cuore. A presto |
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Cara Laura è un piacere ritrovarti e leggere questa bella poesia sulle rose a settembre. La caducità dei petali ci induce a riflessioni sull’effimera natura delle cose, come le foglie che il vento trascina via in mulinelli. |
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Giovanni, ti ringrazio molto del commento e della tua presenza. |
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Giovanni Rossato - 13/09/2018 07:53:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]
"Io penso alle cose che si perderanno", credo che il cuore della tua poesia sia tutto li; personalmente credo nulla vada perduto e preferisco vedere il tempo come qualcosa di immobile, una sorta di eterno presente, ma, i tuoi versi sono sempre pregevoli. |
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Caro Gil, grazie davvero per la stima che mi accordi e per questo commento che mi emoziona per quanto è grande la consonanza e la condivisione del pensiero. |
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Gil - 12/09/2018 16:56:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]
È squisito questo sguardo del poeta che legge nei segni la nostra verità, questa fragilità che rende incauto risplendere nella stagione degli addii o della nostalgia, lo stesso addio nostalgico delle foglie o del volo migratorio degli uccelli, loro certi di un viaggio verso un altrove, noi, spesso tormentati dal dubbio, atterriti dall’idea del nulla; perché questa vita non "né mia né tua", così scrive il poeta e annota, con lo struggimento malinconico di ogni innamorato della Bellezza: " ora che la sola notizia/è il vento e l’autunno che viene"; eppure, di fronte a questo splendore poetico, a questa continua crescita artistica già rilevata dall’autorevole Robert, direi a questo preludio ad un’assoluta epifania del tuo talento, viene da confessare: pur se "rose a settembre", è stato bello vivere e conoscere tutto questo struggimento, tutta questa bellezza; tutta questa tua bellezza poetica, ancorché durasse solo un " attimo " questo nostro respiro. |
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Robert, sei caro. Sono io che ti sono grata sempre di ogni tuo passaggio. Ti abbraccio |
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Bella, come si vede, e molto si legge. Più raffinata, a me pare crescere. Grazie, sempre. |
