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Ode alla notte

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ODE ALLA NOTTE

 

 

Notte.

 

Fresco respiro

dopo un indeciso

imbrunire

che insegue,

da sempre,

il suo velo.

 

Dolce riparo

dove  si ferma

e riposa

una giornata affannata,

trascorsa

tra mille tormenti

ed illusioni vincenti.

 

Tenero abbraccio

che avvolge

 i corpi legati

dai pensieri insistenti,

dai turbamenti

che parlano solo

all’istinto.

 

Liberazione totale

di tutte le aspettative,

dei desideri repressi,

dei nascosti recessi

che il giorno

illumina troppo.

 

Mistero assoluto,

impenetrabile sguardo

del nulla,

del buio totale

che penetra

nel profondo,

di tutto quello

che vive.

 

Incubo urlante

che avvolge

tutte le immagini

proiettate

in una vita sofferta,

o in un tenebroso

terrore.

 

Calma vincente

che ferma le cose

e ne rallenta,

immancabile,

i battiti

fino al silenzio

assoluto.

 

Ciclica pausa

tra due giornate,

tra due luminose

certezze

che non riescono

mai

a ricongiungere i margini.

 

Invidia sovrana

di chi non riesce

a fermarsi,

di chi non deve fermarsi

per non interrompere

il tempo.

 

Grande contrasto

di tutto il visibile,

del conosciuto,

dell’immaginario scontato

che solamente

il tuo imprevedibile

fascino

sa rinnovare.

 

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