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al testo di Valter Casagrande
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ODE ALLA NOTTE
Notte.
Fresco respiro dopo un indeciso imbrunire che insegue, da sempre, il suo velo.
Dolce riparo dove si ferma e riposa una giornata affannata, trascorsa tra mille tormenti ed illusioni vincenti.
Tenero abbraccio che avvolge i corpi legati dai pensieri insistenti, dai turbamenti che parlano solo all’istinto.
Liberazione totale di tutte le aspettative, dei desideri repressi, dei nascosti recessi che il giorno illumina troppo.
Mistero assoluto, impenetrabile sguardo del nulla, del buio totale che penetra nel profondo, di tutto quello che vive.
Incubo urlante che avvolge tutte le immagini proiettate in una vita sofferta, o in un tenebroso terrore.
Calma vincente che ferma le cose e ne rallenta, immancabile, i battiti fino al silenzio assoluto.
Ciclica pausa tra due giornate, tra due luminose certezze che non riescono mai a ricongiungere i margini.
Invidia sovrana di chi non riesce a fermarsi, di chi non deve fermarsi per non interrompere il tempo.
Grande contrasto di tutto il visibile, del conosciuto, dell’immaginario scontato che solamente il tuo imprevedibile fascino sa rinnovare.
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