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al testo di Diego Bello
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Un altro due novembre senza mai il sorriso di un fiore sul tuo marmo lontana madre decomposta ormai nel fiume di memoria già in disarmo.
Il tempo eterna le sentenze crude del palpito di un cuore in agonia ricuce cura fa l’anestesia trapianta e asporta da chirurgo rude.
E franto per congiungermi all’oblio che ti nasconde madre, al guscio aspiro della dimenticanza nel tuo stringermi
al sole nudo al bacio di un respiro al bagno nel tuo pianto senza tingermi di grigio e allo svanire in un fruscio. |
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