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Questa lunga notte

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a mia madre
 

Questa lunga notte che ci separa
è un muro da sbrecciare col ricordo.
Come fosse adesso ti vedo
al balcone – i tuoi gerani rossi.
Ma quanto è profondo ora il solco
quanto negli abissi scorre la vena
del sangue che mi ha generato!

Sei ombra che s’incrocia col tempo.
Gli anni trascorsi sono rami spogliati
e ogni alba non colma la distanza.
C’è l’autunno sotto un arco di cielo.
La preghiera viene alle labbra
col suono del tuo nome – senza grido.
Schiude porte verso terre di pace.

 

 Laura Turra - 07/11/2018 07:30:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Grazie Salvatore, per la sensibilità che riveli nel tuo commento a questo mio testo. Il ricordo di mia madre sempre si fa vicino nelle ricorrenze importanti. A te un caro abbraccio

 Salvatore Pizzo - 07/11/2018 00:53:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

...Che par quasi di sfiorarla gettandole un occhio, lì: sul balcone tra i gerani rossi, figura che d’affetto è ancora e sempre fonte di conforto...
Riesco ad avere solo superlativi, leggendoti, mia cara Laura.
Per il resto concordo con Cristina che, anche per testi come i tuoi, che vale la pena e la fatica di leggere e commentare su La Recherche...
Un saluto abbraccio sempre.

 Laura Turra - 06/11/2018 15:08:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Gil, Cristina, vi ringrazio cari amici dei vostri commenti, entrambi accolti con grande affetto. Sono per me il segno di un’attenzione che spesso penso di non meritare.

Cristina, ti sono particolarmente grata per le osservazioni e per i consigli di miglioramento che mi dai: la lettura di testi qui e in altri ambiti non mi ha mai spaventato, poi, naturalmente, ci sono i miei limiti e so che non sempre riesco a produrre testi di valore. E’ una fortuna poter avere lettori di alta caratura quale sei tu.
Un abbraccio

Gil, la tua benevolenza nei miei confronti è sempre grande. Un caro abbraccio

 cristina bizzarri - 06/11/2018 14:47:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Mi permetto. da presuntuosa e analitica quale io sono, (ma anche credo onesta) di dire che forse c’è qualche parola di troppo che appesantisce il testo. Aggiungo: per dei testi come questo vale la pena di abitare il mondo meraviglioso della Recherche e fregarsene di critica, di scuole, scuolette e mode varie. Sentire è quello che di più conta. E per sentire non si deve mai smettere di esercitare gli occhi e tutti i sensi. Leggere, leggere, leggere. Ciao Laura.

 Gil - 06/11/2018 12:14:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Il genio poetico di un poeta, spesso viene rivelato anche solo da un verso ovvero dissemina le proprie perle nella varietà dei suoi testi; nel caso della Turra, in quest’altro splendido testo, che forse più di altre sue poesie, magari anche più belle per scrittura ed immagini, è superbamente espressivo della sua poetica interiore, la perla geniale, a mio avviso, è racchiusa in questa originalissima immagine metaforica: " è un muro da sbrecciare col ricordo", dove l’immagine del muro, il suo sbrecciamento col ricordo, il solco scavato dalla figlitudine,"ombra che s’incrocia col tempo" (altra perla del genio poetico di Laura Turra) il suono del nome senza grido, il giungere alla quiete della memoria, dicono non solo la profondità meravigliosa della sua sensibilità, della sua anima, ma anche il suo grande talento poetico, il suo disvelamento nella capacità di dare all’indicibile la parola.

Dev.mo Tuo

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