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Colori

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COLORI

 

Un giorno mi svegliai

Nel turchese,

immerso in un giallo

incandescente

aprii i miei occhi

striati come

la pelle di un serpente,

verdi e marroni,

e guardai

la corteccia

bruna dei tuoi capelli.

Sprofondai

Nel rosso abisso

Delle tue labbra

Con la mia lingua

Come un assassino

Con la sua grigia lama

Nel sangue della vittima.

Un arcobaleno di fiori

Si distendeva nel giardino,

e divino pensai fosse

l’esistere, il trasparente

respirare del mio naso.

Ha invaso la mia mente

Quella sordida e opaca

Follia degli specchi sporchi,

appannati dal caldo

di una doccia

bollente

dove io,

esente

dal guardare

il bianco del mio corpo,

ho sempre creduto

di esser sano

come il rosa.

E’ vero che un giorno

Il plumbeo bagliore

Di una lapide

Risplenderà

Di un giallo girasole

Di un raggio

Fuggitivo.

Ma io,

mia Musa violacea

come un ematoma,

affogherò con

la mia nave iridescente

fatta di parole

in un mare d’inchiostro,

come ogni buon capitano

sogna di fare.

E’ un mostro, la vita,

un blu scuro

che si appresta

al nero.

Ed è per questo,

ed è per questo …

lasciami brillare

come un ceppo

di legno secco,

folle e crepitante:

giallo dentro,

sfumando

verso il rosso.

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