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E ho pianto

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E  ho  pianto

 

Era inverno. La neve accarezzava

corpi incerti  / manichini oscillanti

incartati da divise intessute

con l’ortica dei campi secchi.

 

Era inverno. L’amore si smarriva

tra il filo spinato di recinti

agghiacciati dal terrore

e dal sibilo del vento di tramontana.

 

D’orrore profumava l’aria,

acida di canti striduli

pregna di grida  d’infamia

dissacrante sterminio selvaggio.

 

Il sole era morto sul lastricato

viscido, inzaccherato da fradici

residui  putrefatti, menzogneri

testimoni della vita.

 

Era Auschwitz. Era lì, stampato

in un vagone vecchio, il dolore

patito da mille e più uomini

profanati da oltraggi  disumani,

nella memoria di mille e più

foto in bianco e nero.

 

Ho provato vergogna e ho pianto…

 

 Maria Musik - 27/01/2019 09:54:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Provare vergogna è un sentimento doloroso ma evita la rimozione della Memoria e dell’essenza dell’essere umani.
Grazie!

 Giulia Bellucci - 23/01/2019 11:45:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Buongiorno Maria Rosaria. Credo che le lacrime dicano tutto ciò che c’è da dire. Sono lacrime dettate da un sentimento di dolore che si prova anche solo a pensare ciò che è accaduto. E c’è questo sentimento di vergogna che non possiamo non provare pensando che uomini, come noi, abbiano potuto perpetrare con indicibile disumana quell’orrore nei confronti di altri uomini, come noi.

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