LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Stefano Verrengia
Il silenzio del mattino

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

IL SILENZIO DEL MATTINO

Con le braccia aperte
Come ali nell’azzurro
sento il vento
Scivolarmi
Addosso,
Sento la fresca carezza
Del sole mattutino.
E dopo aver aperto
Le finestre la tua pelle,
Pesca prelibata,
Assaporo.
O come ristoro
Il mio pensiero
Quando col mio dito
Ti scivolo sulle schiena
Come la rugiada
Su un petalo succoso,
Quando col mio dito
Ti scivolo sulle gambe
Come un rivo
Nei boschi.
I foschi pensieri,
Per un attimo,
Sembrano svanire,
Solo per un attimo.
E mi sembra di udire
Le nuvole.
Mi sembra di udire
Il prato, il mare e il vento
E le loro parole
Incomprensibili.
E un'estasi 
Ed un'illusione
Così potente che vorrei
Fosse eterna,
Ucciderei per far si
Che fosse eterna
Come il buio galattico. 
Guarda come sventolano
Le tende, 
Sventolano come bandiere
Che rendono fiere
Intere nazioni. 
Ma per me, 
Mia Venere, 
Tu sei la mia nazione, 
Tu sei la mia fierezza, 
Tu sei la mia magione, 
Tu sei la mia interezza, 
Dolce, gigantesca e stupida
Come un mare piatto, 
Un coatto desiderio
Di vita. 
Come splende il sole, 
Come brilla e fa risplendere
I fiori, gli alberi e le cose, 
Come profuma 
Di assoluto 
Questo muto mattino
dove a stento
Si possono udire 
Solo il mare, le nuvole
E il vento. 

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.