Scrivi un commento
al testo di Francesco Repetto
Pap
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
I tuoi occhi celesti sperduti contro le pareti male imbiancate, quell’ odore acre di farmaco e di puzzo di piscio e di sangue. La tua bocca rovesciata, le mani che vorrebbero strappare le ferite e gli ultimi tubi di vita dal naso, da quella triste stanza di ospedale. Il lento mormorio di un respiro affannoso, dopo anni e anni di cosa.. Cos’è mai la vita, papà? Oggi, stanotte, in questo infinito momento, cosa resta della tua vita ? (Hai già smesso di ricordarti chi siamo)
|
Maria Musik
- 01/10/2010 18:37:00
[ leggi altri commenti di Maria Musik » ]
Ho perso mio padre venti giorni fa e la tua poesia ha dato voce al mio dolore ed al profondo senso di abbandono che mi coglie quando, finalmente sola, gli chiedo: "Dove sei?". Da qualche parte, insieme a mia madre che lha preceduto... lo spero per lui ma, per ora, sento solo un vuoto sordo in unesistenza che va avanti ignara dogni radice spezzata. Grazie per aver condiviso con noi sentimenti ed immagini così private e dolorose.
|
Loredana Savelli
- 29/09/2010 15:19:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Lultimo verso, spiazzante, rende bene lidea del senso di smarrimento, quasi di abbandono, che possiamo provare di fronte al silenzio del caro defunto. E adombrata, paradossalmente, la sensazione che il defunto ci abbia volutamente escluso dal suo viaggio.
|
Maurizio Sciascia
- 29/09/2010 14:21:00
[ leggi altri commenti di Maurizio Sciascia » ]
Condivido sentimenti già vissuti! Un dolore atroce, che soltanto il tempo aiuta a superare, a farlo divenire parte di noi stessi, che ci insegna a convivere con esso. Ci consoli la consapevolezza che loro continuano a vivere in noi e nellamore che ci hanno donato. Maurizio Sciascia
|
|
|