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al testo di Guido Balbo
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Gusto e pazienza attingo dal tempo attempato matusa, bianco di barba e lunghi capelli, posato nel fare
da sempre, si adagia pacato e trova risposta per ogni palato.
Con trasparenza al mondo s'affaccia raffinato nel gusto, però, più di qualcuno nemmeno s'accorge e vuol proseguire pel ristorante successivo - "dal domani" -
come se oggi fosse a spese d'altri e di ieri il diverso sapore che piace.
Il tempo è maestro: decresce e cresce di piace o non piace, e medico al momento stesso. Nell'insegnamento gioca benevolo, del brutto e bello l'adattamento, quando s'arrabbia ora, son trombe e folate di vento sbaglia alle volte e l'immenso si piange addosso nemmeno s'accorge che noi siamo di sotto,
ma meraviglia quand'è col sole dell'armonia sprigiona mercato, da lui soprattutto ho imparato il richiamo
del sereno ... dopo ogni temporale.
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