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al testo di Roberto Mosi
E morta la poesia nella Valle dellInferno
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Ferdinando Battaglia
- 25/02/2018 18:17:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]
Il testo ha un valore fortemente politico e culturale ovvero portatore di una visione culturale, lontana da quella che, rompendo lequilibrio tra amore erotico e morte, arriva a deturpare limpronta originaria naturale, devastandola con la manipolazione antropica e tecnologica, anche quando non necessaria (quei pochi minuti sono un chiodo confitto nella carne viva della Terra), per rispondere agli interessi finanziari di pochi, riducendo alla narcosi della coscienza o reprimendo con la maschera della legge (ma qualè la classe economica che legifera?), fino alluso della forza, il legittimo dissenso popolare. Testo di denuncia, scritto con laccorata voce di chi possiede sapienza intellettuale e del cuore.
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Arcangelo Galante
- 25/02/2018 17:57:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Quellamarezza che traspare dallo scritto, in merito al tema trattato dallautore, sembra unimmagine disarmante e, simultaneamente, toccante. Il messaggio, significativo, evidenziato nel testo, parla di una verità culturale, forse, insita proprio nellumana debolezza, scaturita non solamente da una reciproca incomprensione, ma, bensì, soprattutto da quanti si lasciano fuorviare da convinzioni, che andrebbero rivisitate. Malinconica pubblicazione, ben articolata nel suo incisivo sviluppo. Un contenuto altamente tagliente, rivelatore del legittimo sfogo del poeta!
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Loredana Savelli
- 04/10/2011 22:01:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Hai fatto bene a parlarne in questi termini, perché non possiamo disgiungere la natura dalla cultura. Condivido la tua mortificazione.
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