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Sui pensieri quel bianco

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Come allora torna novembre
– senza malanimo –
disegnando i tuoi paesaggi
in luce fioca
e spoliazione.

Forse ancora non so
- ti dico -
non ho compreso
che l’assenza non è questo abbandono
di foglie
o un silenzio di parole
– semenza d’inverno –
ma sui pensieri quel bianco eterno
di neve
di pietra
che più non rende forma.

 

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 Laura Turra - 02/11/2019 07:48:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Franca, grazie del tuo commento, della tua attenzione soprattutto. Sento le tue parole vicine al mio sentire. Un caro abbraccio

 Franca Colozzo - 01/11/2019 22:24:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

La Natura gira impassibile la sua ruota. I mesi ed i giorni, scanditi dall’uomo su questo girotondo o danza della Terra intorno al Sole, ci riportano ad atmosfere già assaporate eppur sempre nuove.
L’esordio di novembre ci ricorda i nostri morti, per cui triste è il suo incedere lento verso l’inverno. Così come pietra e neve la memoria scava dentro di noi solchi di silenzio, ovattato come foglie in libera caduta o neve che ogni cosa ammanta. Quel bianco abbacinante copre i pensieri e si distende ad annullare forme che erano ieri ed oggi non più.

 Laura Turra - 01/11/2019 13:46:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Nando, grazie infinite per queste tue parole così profonde, per la tua voce che sempre porta luce, per la tua delicatezza nel penetrare fino in fondo versi e pensieri.
Ti abbraccio

 Ferdinando Battaglia - 01/11/2019 10:08:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Ha ragione il Giulietti: di classe. Ed è di classe non solo perché la Turra è poetessa che possiede il verso e dal verso viene posseduta, vocazione ed ispirazione, ma anche perché penetra con il suo sguardo il mistero "oscuro" che abita l’esistenza, se ne fa grembo fecondo e perciò madre, sicché da restiuirlo in luce di verbo, mostrandocene i vari volti, le sfumature cromatiche, le diverse angolature. Non porta malanimo novembre, non ha la colpa della malizia eppure, ingenuo, svela la fioca luce del ricordo, la spoliazione del ramo quando perde la radice; ma ancora non è qui l’abbandono, non è nell’autunno delle foglie, non è nel silenzio dell’inverno, dove tutto ancora cone un seme si nutre di speranza, ma è la neve di pietra (poetessa geniale è la Turra) a serrarci le parole dietro labbra chiuse dal dolore, attonite nello sgomento, nello smarrimento, poiché, qui il genio poetico di Laura si dispiega in potenza non solo d’immagine epperò filosofica, quella pietra ha sottratto la forma alla vita, forse non la vita, chi crede ha "certezza" d’Altrove, però nel qui ed ora tutto ha una propria forma, tutto conosciamo attraverso le forme, dai luoghi spogli per l’assenza d’una persona amata alle foglie, dalla neve alla pietra, tutto è forma. Solo i morti non hanno più forma nella carne, e questo è il senso del nostro dolore, il dolerci in una vita che sempre e di nuovo ci appare degna di versi.

Un forte abbraccio

P.S. Mi scuso per le citazioni tratte dal testo non virgolettate, citazioni dirette o derivate.

 Laura Turra - 31/10/2019 18:46:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Fabrizio... grazie. Un caro abbraccio

 Fabrizio Giulietti - 31/10/2019 18:30:00 [ leggi altri commenti di Fabrizio Giulietti » ]

di classe...

 Laura Turra - 31/10/2019 15:49:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Grazie Ernesto della tua lettura, mi fa molto piacere.
Sì, c’era un refuso che ho provveduto a correggere. Ti ringrazio.
Un caro saluto

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