Scrivi un commento
al testo di Gil
Come fosse una preghiera
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Padre, che ora turbi i miei sogni Con le tue apparizioni, ora Che gemi nella morte Come un tempo gemesti nella vita,
Ora che le nostre spalle Sono divenute tra loro straniere Vedo sfiorire ogni nostra verità E allo stelo d'una strenua resistenza affido
L'immagine di quest'uomo che pulisce il vetro Convinto che una più chiara trasparenza Lo conduca lontano nella visione
Ignorando con la coscienza Il dramma del bivio, la svolta Che muta il flusso del divenire In una teoria di attimi Dove la scommessa di ogni alito Si perde Tra nebbie, miraggi ed illusioni, Dove il tuo apparire non è altro Che un residuo di fonemi, lettere Con cui assemblo un alfabeto Per continuare a vivere in ogni parola La nostra umana dignità.
|
|
|