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al testo di Rosetta Sacchi
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Ore interminabili d’un tempo che non ha più scritture. L’aria ha suoni gemiti silenzi un alfabeto nuovo per altri itinerari. Inutile è stato fermarsi al largo ed aspettare col cuore stretto dalla pena.
Veder di tanto in tanto prue toccar la sponda udire voci frammiste al grido dei gabbiani. Breve illusione sul crescere dell’agonia. V’è un deserto in mare aperto ad intimorir gli animi più che sulla terra. |
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