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al testo di Rosetta Sacchi
Di chi quel passo silenzioso?
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Di chi è quel passo silenzioso di chi la mano? Quando han deposto un bacio sulla fronte quando hanno colto le primule nel prato? Odo una voce che non conosco e sento il fiato di un’ombra dietro al collo. Ho un nome addosso che non m’abbandona come un vestito e a volte come un velo. |
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Dedalus
- 16/01/2020 19:59:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Con quelle domande per incipit possiamo dire che la poetessa voglia intraprendere un viaggio iniziatico, a momenti fisico ed in altri mentale, aprendoci scenari reali allo sguardo e dandoci un necessario punto di fuga che, sebbene lontanissimo fino a confondersi con un orizzonte immaginario, è pur sempre un punto di fuga prospettico. I contorni poi divengono funzione e cornice ad un tutto di spessore e consistenza elevati.
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