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al testo di Gil
L’uguaglianza di ogni identit
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Se ci curvarono le spalle gli spasmi dell'orrore e la croce dentro gli occhi,
se ci flessero le ginocchia lo sgomento del dolore e la memoria dentro il sangue,
ora ci umilia la dimenticanza, la mistificazione della storia, il mentire contro ogni sua verità; e c'indignano
le bocche dei mostri di oggi ancora spalancate dalla voracità del male,
che vogliono inghiottire l'innocenza di ogni luogo, lì, dove nasce e muore
l'uguaglianza di ogni identità.
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Salvatore Pizzo
- 28/01/2020 18:41:00
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Fanno molto male questi tuoi versi, mio caro Gil: fanno male perchè ci si sente la verità bruciante delloggi. Non più il dolore e lo stupore per la scoperta della tragedia, bensì la sofferenza, la sensazione del tradimento dato dallo storpiamento voluto e ricercato della verità. La sua riscrittura ad azzerare orrore, rendendo meno improbabile la ripetizione di quanto avvenuto in passato. E ciò semina paura nel cuore, nellanimo dei molti che ancora ricordano. Ma, quando il lavoro di denigrazione, di svilimento, di banalizzazione, avrà equiparato banalità del male a banalizzando la memoria, la verità che ne risulterà, sarà quella della riproposizione della tragedia "aumentata"non solo per sommi capi, bensì anche nei particolari in cui lumanità cessa del tutto la sua ragion dessere tale. Molto sentita e grazie di cuore per la riflessione, anche poeticamente coinvolgente... Un saluto
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