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al testo di Gil
Amoremio, guardami...
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Tu non sai della violenza dei sensi, della loro urgenza; non sai dell'urlo della carne
quando il tempo forma le ferite dell'attesa, il sanguinamento interiore della distanza e non sai degli occhi il tormento, il fuoco della bellezza che ne brucia lo sguardo
quando nuda ti sveli e ti riveli nel gioco della carne, quando
vieni con le spalle curve dell'esodo e m'incontri nel respiro e della mia gola abiti una promessa
fino a squarciare con un grido il cielo l'estasi che strappa violenta il velo e disvela nella finitudine delle quieti l'ombra dei corpi alla felicità.
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