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Osservando la Maremma

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L'immagine è tratta dal portale:http://www.martiniimmobiliare.it

Or che la sera imbruna e il vento tace
tra gli embricini più non si disperde
in fondo il mar Tirreno terso appare
più ai fumi di Piombino non soggiace.

Sulla Maremma senza gli acquitrini
intensi or sono i voli dei gabbiani
saettano in un ciel di voli sgombro
su prati spopolati di caprini.

Ed or m’allieta quel bel litorale
l’Elba disegna pigro l’orizzonte
di luci si colora la costiera
sullo sfondo la Corsica riappare.

E l’Argentario in fondo adesso brilla
per quel soffiar del vento tutto il giorno
lieve tra il verde sventola un vessillo
sul promontorio dondola ed oscilla.

In questa pace che avvolge la mente
affogo questo spirito ribelle
e spero proprio sempre soffi il vento
le nebbie al piano sempre lasci spente.

Salvatore Armando Santoro

(Boccheggiano 13.8.2019 – 23,05)

 Giulia Bellucci - 13/02/2020 11:49:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Bellissima composizione strutturata in
cinque quartine di endecasillabi i cui i versi esterni rimano tra loro, assonanza nella strofa di mezzo. Dolcezza e musicalità nelle prime quattro strofe in cui il poeta immerso nella vista dello spettacolo della natura che gli si presenta dinanzi, ci riporta l’armonia della natura placida e serena.
E in tale immedesimazione anche lo spiriti ribelle del poeta può trovare i momenti di rssserenamento di cui sente bisogno.

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