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al testo di Gil
Dell’alba e dell’amore
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Ho nel cuore l'esultanza della gioia, nei sensi l'esuberanza del piacere, carne e anima sono voci danzanti al canto di un'intima confidenza.
Se la lingua già pregusta della rosa l'umido albore, la calda rugiada che sgorga tra i petali - sul collo la dolce stretta degli inguini -,
s'erige il desiderio verso il cielo vegliando l'attesa della terra fino al possesso della penetrazione che congiunge le carni e gli ardori
e nei gemiti dei respiri nelle bocche le lingue si contorcono nello scambio delle salive e nello scambio dei fiati potente soffia l'alito dell'amore
fino all'inarcarsi delle reni quando esondano dagli alvei dei corpi le fiumane travolgenti dell'orgasmo.
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