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al testo di Gil
Tu rimani lontano
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Avrei voluto salvarti dalla merda ma ho le gambe troppo corte per impastare un uomo senza terra cercando di formare con l'acqua il profilo di un volto. Tu rimani lontano, io straniero dentro una distanza senza metro, privati di ogni misura non abbiamo più una terra dove abitare, né pareti di cartone che simulino una stanza e una soglia adornata con fiori di vino. Soli si muore, più soli quando nelle tasche mancano le parole e non hanno più grida i testicoli ed il pene già osserva monocolo un orizzonte di silenzi - a volte un flebile canto pare condurre a terra un suono di note slegate alla memoria, ma forse è un semplice gioco di luci di strada -. Sì, vorrei ancora salvarti dalla merda, ma non ho altro per te che una corona di muti grani lavorati ad attesa.
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