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Ancora Ashanti e le sue considerazioni

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E sono l'uomo solo

nella radura della luna.

Ho sentito con le tue orecchie

e annusato profumi

dolci ma anche amari,

amari e penetranti.

Seduto dietro la calda roccia

tra le dita granuli e sedimenti

sembrano inanimati

ma non lo sono,

sono vivi,

opera del Grande Padre

che abita i cieli

e sono la Sua Parola

e su di essi

poggia il Suo tallone su questa terra.

 

Pbbl.scrivere-01.04.2019

da “Voci e volti del passato”

 Giulia Bellucci - 13/02/2020 11:32:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Anche le pietre e le cose che possono apparire inanimate non lo sono nell’ottica delle religioni animiste, proprie di parte di alcuni popoli, come quello sudafricano Ashanti. Le cose sono quasi un’appendice dell’anima e ciò è vero per tutta la natura. In esse sicuramente si può riconoscere la presenza di Dio che attraverso di loro poggia il suo piede sulla terra.

 Salvatore Armando Santoro - 12/02/2020 22:16:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

Mi sembra che la poesia vagheggi un lontano ricordo legato alla cultura degli Ashanti. Se così fosse il richiamo si rivolge alle popolazioni del Gana che nel 1200 migrarono in questa terra innescando una grande cultura basata sul matriarcato e sulla solidarietà di gruppo etnico che ha contrastato i tentativi di cambiamento degli inglesi che li dominarono per oltre un secolo senza riuscire ad integrarli nella loro cultura.Le mie sono reminiscenze universitarie abbastanza lontane, ma che hanno lasciato un segno interiore che ancora vive.

 Salvatore Armando Santoro - 12/02/2020 21:36:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

Mi sembra che la poesia vagheggi un lontano ricordo legato alla cultura degli Ashanti. Se così fosse il richiamo si rivolge alle popolazioni del Gana che nel 1200 migrarono in questa terra innescando una grande cultura basata sul matriarcato e sulla solidarietà di gruppo etnico che ha contrastato i tentativi di cambiamento degli inglesi che li dominarono per oltre un secolo senza riuscire ad integrarli nella loro cultura.Le mie sono reminiscenze universitarie abbastanza lontane, ma che hanno lasciato un segno interiore che ancora vive.

 walter mereu - 11/02/2020 19:52:00 [ leggi altri commenti di walter mereu » ]

che questo "grande padre" poggi il suo tallone sulla terra non ho dubbi. Mi auguro solo che, prima o poi, si decida a sollevarlo.

 Rosetta Sacchi - 10/02/2020 20:21:00 [ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]

Di Ashanti parla il Cielo e la terra coi suoi granuli e sedimenti rocciosi. E parla il poeta Rasimaco per il quale Ashanti non è un semplice viso che emerge tra i ricordi, è un modo di vivere e sentire ed assaporare la dolcezza e l’amarezza della vita stessa, è un tornare a condividere sogni e speranze attraverso esperienze del passato. Le considerazioni di Ashanti sono le considerazioni anche di Rasimaco.

 Lorenzo Tosco - 10/02/2020 12:59:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Tosco » ]

Perfettamente in accordo con Cristina Bizzarri. Sembra che qui, addirittura, l’atroce pessimismo di Rasimaco si sia attenuato lasciando la mortale tristezza senza speranza a una visionme quasi ottimistica nella visione di un uomo ch’è pur solo ma incorporato in una natura accogliente dominata e retta dal Grande Padre.

 cristina bizzarri - 10/02/2020 11:57:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Com’è solenne, tenera, compassionevole verso tutto e bella.

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