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al testo di Rosetta Sacchi
Ti penso assai lontano
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Un fischio ed un garbato trillo fuori stamani io tra le pareti e i miei pensieri, un po’ stonati. Sulla sinistra nei pressi d’una casa un ramo nudo mi desta dal fermento e mi sgomenta. Non vedo la ridente fioritura solo quel ramo dal vento devastato. Ti penso assai lontano e mi rattristo ma tra l’orecchio e il collo muove un bisbiglio. Non odo che una sillaba straziata. E poi, il tepore del tuo fiato.
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Dedalus
- 14/02/2020 23:47:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Quando si leggono dei testi a volte possono sfuggirci delle peculiarità, come mi è capitato proprio con questa lirica, infatti, lavevo letta di fretta senza cercare di approfondirla, ma poi ci son ritornato su, colpito da un verso che mi era ritornato alla mente "io tra le pareti e i miei pensieri,/un po’ stonati". Uno sguardo che raccoglie la visione di un ramo privo di vegetazione, un qualcosa che fa pensare ad una persona cara priva di ciò che la vita dovrebbe dare e poi "Non odo che una sillaba straziata/e poi il tepore del tuo fiato" quasi a riesumare loggetto di quei "pensieri stonati". Criptica ma bella.
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