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al testo di Censa Cucco
I ciechi
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C'è chi vede qualche ombra o un debole filo di luce azzurra, chi vede poco, chi più lontano. Nell'immensità degli spazi della vita siamo tutti piccoli e ciechi, perduti nella foresta e senza guida.
La grotta che potrebbe ripararci dal freddo è vicina, ma non osiamo sperare di trovarla... Mormorii e presentimenti del grande fiume oltre il quale è la nostra casa ci giungono, ma non osiamo ascoltarli...
La luce che potrebbe guidarci è sul punto d'accendersi nelle nostre menti, ma ne abbiamo paura... l'occhio che mostra l'apparire delle cose e degli altri ci sembra l'unica realtà.
"Non sappiamo niente, non vediamo"... come se ci vedessero coloro che ci "vedono"!
La parola filo che unisce più d'ogni immagine scandisce la musica delle voci rivela l'unica vera luce, spezza le catene della paura, supera i muri delle solitudini, accende nelle anime l'amore, svela il segreto dell'altro.
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Maria Musik
- 31/10/2010 08:48:00
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La parola filo che unisce più dogni immagine scandisce la musica delle voci rivela lunica vera luce, spezza le catene della paura, supera i muri delle solitudini, accende nelle anime lamore, svela il segreto dellaltro.
Non se ne abbia a male lautrice: la poesia è densa di emozioni e sentimenti ma, a mio parere, la chiusa, così distribuita, è la lirica più bella e, da sola, già basta.
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Luca Santilli
- 30/10/2010 12:31:00
[ leggi altri commenti di Luca Santilli » ]
ciao Censa,
hai ragione quando scrivi che la parola è in grado di unire le persone e di allontanare la solitudine, di risvegliare lamore e lanima aggiungerei, anima che è fatta di spirito e sentimenti. lindirizzare il bene del proprio cuore verso luniverso intero non può che non ripagare il sentire con tanto amore e gioia. Gli angeli infelici non piangeranno mai più...
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