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al testo di Rosetta Sacchi
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Muoversi senza spostarsi fingere d’essere stati in cento città attraversare antichi borghi per viuzze e mercatini, segrete nicchie e panorami. E visitare castelli e chiese ma arginando ogni capriccio, vivendo d'ogni scoperta lo stupore.
Saranno così anche le feste, per un tempo indefinito, le palme non benedette, la colomba segregata in chiesa e le nostre case senza un filo di polvere sui mobili dall’aria sacra come luoghi solitari di preghiera. Domanderemo cieli di speranza, rifugiati nell'oscurità per sognare e cercando quiete nello scrigno della memoria quando il clamore dei pensieri ci restituirà una mente stordita. |
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