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al testo di Lorena Turri
Al posto di blocco
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Al posto di blocco il carabiniere disse: "Esibisca le catene"
Gli mostrai i miei polsi.
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Fiammetta
- 05/12/2011 09:45:00
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Lorena, fuor di dubbio ti adoro, soprattutto per la lumionosa "pietas" che hai trasmesso a Nando con la tua risposta, che forse vale più di ciò che hai scritto, come sempre mirabile. Ciao.
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Nando
- 28/11/2011 00:02:00
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Grazie, Maria e grazie, Lorena. Una, per la passione civile del suo intervento; laltra, per aver prestato le giuste parole al mio dire(anche se ancora il mio sentire riconosce nei miei patimenti interiori - spesso riflessi di condizioni esteriori - la fonte di tante piccole illuminazioni). Spero di non aver fatto ancora una volta confusione...abbiate pazienza.
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Lorena Turri
- 27/11/2011 11:04:00
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Io credo che Nando voglia dire che è meglio una umanità povera di idee ma serena che una umanità ricca di idee ma sofferente, se la genialità nasce dal dolore.
P.S.: Mia figlia ha letto i vostri commenti e ha così commentato a voce: "Questi commenti rendono il tuo pensiero più bello e più profondo".
Grazie amici miei.
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Maria Musik
- 26/11/2011 18:02:00
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Scusami, Nando, ma non capisco cosa vuoi dire. Il fatto di essere dotati del dono di saper rappresentare con efficacia geniale la realtà non è una condizione che presuppone la perdita della serenità nè che si riotterrà questultima ridimensionando la propria capacità artistica. Non è il suo genio che ha messo catene ai polsi di Lorena, anzi, la sua arte potrebbe essere lunica a fare la differenza fra il sentirsi completamente persi ed il riuscire a restare in contatto con se stessi! Quanto alla parte da cui stare... io sto dalla parte di chi ha i ferri ai polsi e, decisamente-determinatamente-drasticamente, contro chi glieli ha messi!
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roperius
- 26/11/2011 16:03:00
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ironia lascia velo amarezza lieve ma inconsolabile
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Nando
- 26/11/2011 13:58:00
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E "difficile" scegliere da che parte stare, se sì grandi colpi di dolore hanno scolpito in pochi versi la luce del genio. Ma la serenità di una persona è senzaltro più preziosa dogni bene dellintelletto, anche quando ciò dovesse lasciare un po più povera didee lumanità. Perdonami, Lorena, per il commento.
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Maria Musik
- 25/11/2011 23:16:00
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Altro che storiella... storia di ordinaria follia nella vita di una donna! Unamara ironia che esalta il fotogramma di unesperienza di prigionia tutta al femminile!
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Loredana Savelli
- 25/11/2011 15:21:00
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Vita vissuta. Un abbraccio.
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Giuseppe Terracciano
- 25/11/2011 15:20:00
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Simpatica come storiella
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