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al testo di Luciano Lodoli
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Dalle mie finestre
in questa Roma muta entrano solo infiniti versi di uccelli piccoli passeriformi non più di gabbiani e rullanti eco di autobus che vuoti transitano nelle deserte vie. Ma da queste finestre magnifico entra anche il sole nella deserta primavera trionfante e noi entro i nostri ricetti chiusi di nuovo scopriamo il mistero dell'ignoto e la meraviglia d'esser mortali che ora ci sovrasta ci sgomenta ci ridimensiona. |
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