Scrivi un commento
al testo di Rosetta Sacchi
Ho sceso gradini dacqua
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Ho sceso gradini d’acqua specchio torbido di foglie morte fino al leccio e al castagno e fino alle pendici del vulcano cratere infuocato bocca di lava spenta. Ho dormito sulle sue sponde tutta la notte.
|
Dedalus
- 03/08/2020 20:32:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Versi altamente criptici, ma in comune sempre con le sue precedenti liriche cè uno stato di particolare scetticismo, una particolare disposizione del suo spirito a considerare la realtà ed il suo entourage nei suoi aspetti meno favorevoli. Sembra quasi che la vita della poetessa si altaleni tra luno e laltro dei poli, gioie ed affanni, come se questo status costituisca proprio la sua unità universale di metro "gradini d’acqua/specchio torbido di foglie morte".
|
|
|