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al testo di Adielle
Can che abbaia
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Per il resto dei miei giorni nutrire dubbi posso abituarmi senza vincoli essendo ridicolo risparmiare tempo al presente vai fuggendo il cane abbaia nella notte i vicini non lo sentono oppure sono morti.
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Adielle
- 07/09/2020 03:55:00
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Grazie Elisa, un caro saluto.
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Elisa Mazzieri
- 06/09/2020 23:53:00
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Ricorda, da "Diario di un pazzo"- Lu Xun - il cane che abbaia, i vicini erano percepiti come cannibali, anzi "mangiatori duomini". Oppure son morti - ottima chiosa - e quindi divoratori di vita. Bravo!
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Adielle
- 28/08/2020 16:11:00
[ leggi altri commenti di Adielle » ]
Grazie Fausto per le belle parole che hai voluto spendere per me, non so se le merito ma sicuramente mi confortano, un caro saluto, con stima.
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Fausto Torre
- 26/08/2020 18:39:00
[ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]
mi piace molto come hai condotto il testo. Intanto esordisci con un verso che presenta la dicotomia propria di una buona poesia: quellinfinito introduce lelemento impersonale che separa il poeta dal possessivo miei, esprimendo già il dubbio. Difatti, nella mia visione delle cose, una poesia non dovrebbe mai affermare, asserire. Nei versi seguenti, unaltra dicotomia affascinante: la presenza di una costante - il cane abbaia nella notte - e il senso del tempo, nello sguardo del poeta, il quale ne fa già ironia. Lultimo verso è perfetto. Hai qui una voce poetica notevole, perché non cè nulla di troppo né manca alcunché. Difficile scrivere così: di solito il rischio che si corre - lo dico sempre a me stesso - è quello di credere di fare poesia e annaspare invece nel vuoto. Grazie.
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