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al testo di Rosetta Sacchi
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I mondi lontani son tanti di passi e richiami sonanti tra fredde pareti su un trave il corpo non trova riposo non erano tutte certezze le vaghe promesse visioni di luoghi più ameni forse mete di giorni pensati reali.
Non resta più traccia del tempo che fluente discreto scorreva e ci accomiatava concordi seppur del distacco dolenti. All’alba sono solo tramonti a narrare le nostre vicende noi lembi scostati di labbra in attesa di suoni più allegri noi sponde in eterno divise d’un fiume sempre irruento. |
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