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al testo di Marco Bruni
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La notte s'è rannicchiata sotto ali di pipistrello, occhi di ghiaccio, s'imbevono, di perla nera, l'acqua è testimone, il filo della vita è reciso per quanto l'alba, sia ancora lontana; le preci che s'involano al cielo, sono alchimia distorta, c'è una rosa opaca, che alita dietro ogni porta, il volo del falco, ne penetra l'arida essenza, pioggia arida e putrescente letama il clima; il filamento organico sottilmente s'è diviso, si agitano d'inedia glia asini e i somari, una persiana bianca, sbatte contro il muro è forbice tagliente, l'eco di parole; nella strada, sfreccia veloce un monopattino, l'abisso a latere s'inarca, l'arciere tende l'arco, nell'ineffabile paturnia che ruota di vertigine, tragico si sfalda, il lastricato, di rossa bruma. |
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