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al testo di Marco Bruni
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Crocifiggo questi versi, dentro spazi limpidi e bianchi, ammucchiandosi, s'affollano principi in bella mostra, treni d'inchiostro, trasportano calce viva, che sbatte contro scogli diamantati, nell'onda dei muggini: argento vivo, nella piaga che sversa dolore universale; chi legge, s'accanisce a ciò che a ognuno è amaro giogo, le foglie fittissime del bosco, sono umida folle poltiglia, l'uomo vissuto nella storia è grigio balsamo di muffe e vive il suo dramma, sovrapposto alla memoria, dentro un'umile conchiglia di paranza; nell'ombra perniciosa, un poeta verseggia e rima, pregio o follia, l'ordine semantico eufonico, l'orma impressa, il verde degli zigomi rimati, sono cavie al margine del corpo diviso dalle parti che dormono da anni, dietro un re distratto dalle muse.
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