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al testo di Gil
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C'è un pianto segreto che traversa l'anima una sottile linea che insegna un limite un passaggio della carne oltre i rumori della strada e del cielo: inseguono il tempo le ruote delle auto ed il cibo i cercatori in volo gridando il loro istinto di vita, analfabeti delle nostre scritture terrene di vite e di morti. Ma se appare nei segni d'alba il ritorno allora il destino rivela i suoi arabeschi e un sussulto del corpo nella luce dei bisbigli che risalgono la pelle svuota il luogo notturno dei fantasmi discosta la pietra delle oscure interpretazioni e riprende il cammino degli incanti affidandosi al tocco delle mani ultiimi occhi prima di sfiorare l'anima. |
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