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Fra una striscia di sole sul prato di fronte

e il vapore di una tazza bollente

 

nell’uggiolare di un cane

appeso al silenzio della notte

 

nella crocifissione di omissioni e rinunce

 

nel ricordo di attese

come perle d’Oriente, come acini succosi

(lontane, ahi, quanto…)

 

[uno sguardo allo specchio, passando,

inganni ripetuti consapevoli

auto-flagellazioni

rese momentanee]

 

aspetto ancora

e ancora e ancora

ciò che non può accadere.

 Rosa Maria Cantatore - 08/03/2021 12:23:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

Carlo, mi fa particolarmente piacere il tuo apprezzamento...

...perchè anche a me piace molto il tuo modo di scrivere.

A rileggerci, dunque.

 Carlo Ricci - 06/03/2021 20:30:00 [ leggi altri commenti di Carlo Ricci » ]

Nell’attesa c’è il ricordo di tutto quello che è stato e l’aspettativa per ciò che potrà essere. Che sia intrigante, che sia sognante. Che non sia banalmente, soltanto rassegnazione. Complimenti,
mi piace il tuo modo di scrivere.

 Rosa Maria Cantatore - 12/12/2020 12:13:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

Loredana, Giovanni...vi ringrazio davvero per avere letto.

 Loredana Savelli - 07/12/2020 18:17:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

L’attesa di ritrovare se stessi...

 Giovanni Rossato - 07/12/2020 17:51:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

E l’attesa si fa memoria, e l’attesa diventa coscientemente inutile ma cosa si può fare se non aspettare?
Profondamente condivisa.
Grazie
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