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al testo di Rosetta Sacchi
Aspettiamo, aspettiamo invano
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Aspettiamo aspettiamo invano la luna piena nel cielo l’alta marea dei prati quando il vento porta lontano le margherite Ci prepariamo ci prepariamo inutilmente alla sera alla speranza al silenzio che ci sa capire quando più siamo avvolti nel mistero Sogniamo sogniamo ancora il principe azzurro un bacio che ci dia respiro un sentiero dove camminare adagio quando è autunno o quando la neve ricama i tetti e i balconi ed i lampioni hanno una luce più chiara trasparente.
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Dedalus
- 13/12/2020 21:19:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Eccola qui in questa lirica, intensa e soffusa, emergere quellinfluenza malinconica che da sempre avvolge le scritture della poetessa... la sua eterna attesa "Aspettiamo/aspettiamo invano"; quellattesa/sogno "sogniamo ancora/.../un bacio che ci dia respiro" che già in altre sue opere ha inciso profondamente dandoci delle vere piccole perle; frammenti di una psiche sofferente tra amore ed aneliti insoddisfatti che giustificano quel suo ricorrere costantemente ad immagini che da sempre, fin dallinfanzia, laccompagnano celate a volte da un lessico tendente allastrazione. Tutto ciò ci fa comprendere del perchè di questo suo procedere che in realtà è concretezza, una forma tutta particolare di "realismo" puro, cui lautrice fa ricorso scrivendo proprio come farebbe un naufrago che sggrappa a qualsiasi cosa sentendosi risucchiato nellabisso. Stupenda!
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