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Aspettiamo, aspettiamo invano

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Aspettiamo

aspettiamo invano

la luna piena nel cielo

l’alta marea dei prati

quando il vento porta lontano le margherite

Ci prepariamo

ci prepariamo inutilmente

alla sera alla speranza al silenzio

che ci sa capire quando più siamo avvolti nel mistero

Sogniamo

sogniamo ancora

il principe azzurro

un bacio che ci dia respiro

un sentiero dove camminare adagio

quando è autunno o quando la neve ricama

i tetti e i balconi ed i lampioni

hanno una luce più chiara trasparente.

 Dedalus - 13/12/2020 21:19:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Eccola qui in questa lirica, intensa e soffusa, emergere quell’influenza malinconica che da sempre avvolge le scritture della poetessa... la sua eterna attesa "Aspettiamo/aspettiamo invano"; quell’attesa/sogno "sogniamo ancora/.../un bacio che ci dia respiro" che già in altre sue opere ha inciso profondamente dandoci delle vere piccole perle; frammenti di una psiche sofferente tra amore ed aneliti insoddisfatti che giustificano quel suo ricorrere costantemente ad immagini che da sempre, fin dall’infanzia, l’accompagnano celate a volte da un lessico tendente all’astrazione. Tutto ciò ci fa comprendere del perchè di questo suo procedere che in realtà è concretezza, una forma tutta particolare di "realismo" puro, cui l’autrice fa ricorso scrivendo proprio come farebbe un naufrago che s’ggrappa a qualsiasi cosa sentendosi risucchiato nell’abisso. Stupenda!

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