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Ad un passo dall’amore

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E gli occhi hanno disegnato morsi

rinvenendo boccioli tra le maglie d’una rete

hanno affilato lame tra le scapole e la pelle

le mani piume come foglie d’autunno planando

hanno avvolto i corpi nel sudario

issato vele scavato tra sabbia e neve

promesse d’un tempo atavico mai spente

gli occhi hanno disegnato baci tra gl’interstizi

ami gettati a fondo tra gli abissi

graffi di luce a scalfire crepe

Poi hanno innalzato ponti sopra il mare.

 Rosetta Sacchi - 24/12/2020 08:53:00 [ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]

A volte tralascio di rispondere ad un commento, magari per mancanza di tempo ma anche perché non voglio si crei una sorta di automatismo (domanda- risposta). Sicuramente non per scorrettezza nei confronti di chi si avvicina ai miei testi. Spero di non essere fraintesa nell’espressione di tale pensiero. Stilo ora un unico commento in risposta ai tre giudizi certamente graditi e lusinghieri. E procedo rispettando l’ordine di inserimento.
Dedalus ha l’abitudine di spaziare in modo ampio sviscerando anche i lati più nascosti della mia poetica. La sua critica va oltre la possibile interpretazione della poesia passando in rassegna struttura, forma, stile.
Un’analisi che spesso mi incuriosisce e mi riconduce ad una “rilettura” dei versi da una diversa prospettiva.
Franca Colozzo abbraccia un interpretativo a tutto campo nel quale canalizza “la sofferenza esistenziale” che sfocia infine nella speranza che si rivela come una sorta di salvezza.
Arcangelo Galante sintetizza in”movimenti” essenziali un sottofondo emozionale su cui si articolano “momenti” che possono essere remoti quanto attuali.
Esprimo a tutti il mio ringraziamento con l’augurio di un Natale sereno (per quanto possibile) nell’intimità dei nostri animi.

 Arcangelo Galante - 24/12/2020 05:49:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Sono occhi che testimoniano il vissuto dell’autrice, tra risa e pianti, sofferenze e momenti gioiosi.
Un’altalena di emozioni, raccontate dalla poetessa secondo lo stile a lei più congeniale.
Il tutto, ad un passo dall’amore, quel sentimento che rende più semplice ogni cosa, persino innalzare ponti sopra il mare.

 Franca Colozzo - 23/12/2020 23:54:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Il commento di Dedalus è insuperabile tanto è perspicace entrando nel merito di una critica poetica di ampio respiro. Mi limiterò, pertanto, a cogliere gli aspetti emozionali che emergono dal testo.
Dal crescendo dei versi che descrivono una sorta di sofferenza esistenziale, pur tra boccioli e baci, ecco emergere in chiusura la speranza in quegli occhi che hanno innalzato ponti sopra il mare. Che sia così l’anno nuovo? Credo però che l’uomo immagini questa transizione a mo’ di illusione: un anno finisce (e che anno!) ed un altro s’affaccia alla nostra percezione. Inseguire sogni e speranze fa parte della natura umana. Al di là della mia interpretazione, mi complimento con Rosetta per la sua poesia e auguro a lei e a tutti i lettori Buon Natale.

 Dedalus - 23/12/2020 19:36:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Se ci trovassimo in altra epoca potrei dire che la lirica faccia parte di una corrente d’avanguardia, potrei anche avanzare un periodo: il postbaudelaireiano, in cui l’individualismo viene reso in assoluto, letteralmente solipsistico. La poetessa si distacca dalla realtà "E gli occhi hanno disegnato morsi", le immagini si trasformano, divengono "occhi", "mani", "corpi" e la scena si amplia abbracciando un mondo, "affilando lame tra scapole e pelle", con "mani tali a piume che planano avvolgendo corpi" e ritornando ad esser "occhi che innalzano ponti sopra il mare" , quel mare che è significante dell’immensità di un distanziale. Stupendo testo in cui la creatività unita ad una capacità espressiva potente ci dà un’idea abbastanza netta della valenza dell’autrice nel campo poetico.

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