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Di cosa parla il blues

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Un serpeggiare di monti

vortici abissi milioni di gocce

acqua che avanza come fuoco

la luce si divarica sull’asfalto

ha crepe il cielo

nebbie il confine

 

una voce melodica e struggente

accompagna il mio tramonto

verso la solitudine del mare

bruci come neve e come fuoco

le tue parole uniche

fuori da un vocabolario superfluo

 

in un calice anneghi

mentre fumo nel tuo respiro

tra mille desideri

un bacio fa naufragio

noi in attesa perenne

a riva

nel filo sottile  delle note.

 

 

 

 Dedalus - 03/01/2021 16:40:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Campiture d’immagini spettacolari ed una opulenza di suoni in questa scrittura fanno si che il linguaggio sia splendido anche per la grande capacità inventiva che permette alla poetessa di esprimersi alla grande. Ed il Blues le consente una panoramica (l’incipit ne è una prova inconfutabile) su cui spaziare con le sue meditazioni sullo status di "essere umano". Lei fa muovere e parlare oggetti, "monti", "vortici abissi milioni di gocce", una "luce che si divariga sull’asfalto", per poi far giungere, come su di un palcoscenico, quel blues "una voce melodica e struggente/accompagna il mio tramonto", quel canto nostalgico che accompagna la sofferenza dove "tra mille desideri/un bacio fa naufragio". Splendida composizione con cui la poetessa raggiunge veramente l’animo dei lettori.

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