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al testo di Rosetta Sacchi
Di cosa parla il blues
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Un serpeggiare di monti vortici abissi milioni di gocce acqua che avanza come fuoco la luce si divarica sull’asfalto ha crepe il cielo nebbie il confine una voce melodica e struggente accompagna il mio tramonto verso la solitudine del mare bruci come neve e come fuoco le tue parole uniche fuori da un vocabolario superfluo in un calice anneghi mentre fumo nel tuo respiro tra mille desideri un bacio fa naufragio noi in attesa perenne a riva nel filo sottile delle note.
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Dedalus
- 03/01/2021 16:40:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Campiture dimmagini spettacolari ed una opulenza di suoni in questa scrittura fanno si che il linguaggio sia splendido anche per la grande capacità inventiva che permette alla poetessa di esprimersi alla grande. Ed il Blues le consente una panoramica (lincipit ne è una prova inconfutabile) su cui spaziare con le sue meditazioni sullo status di "essere umano". Lei fa muovere e parlare oggetti, "monti", "vortici abissi milioni di gocce", una "luce che si divariga sullasfalto", per poi far giungere, come su di un palcoscenico, quel blues "una voce melodica e struggente/accompagna il mio tramonto", quel canto nostalgico che accompagna la sofferenza dove "tra mille desideri/un bacio fa naufragio". Splendida composizione con cui la poetessa raggiunge veramente lanimo dei lettori.
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