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al testo di Salvatore Solinas
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5° L’ultima cena
Apostolo
Questa è la tavola ancora imbandita Ancora vi giacciono i piatti sporchi I bicchieri odorano di vino Si ode l’inno che cantammo uscendo Nel plenilunio. Per terra giacciono il bacile e il panno Con cui lavò i nostri piedi nodosi Perché fossimo di Lui più degni Perché le strade percorressimo Impervie del mondo. Un nuovo mistero nelle nostre menti Ha seminato il Maestro di dolcezza Mistero che confonde cielo e terra Celestiale banchetto e questa cena Triste d’addio. Triste fosca notte di tradimenti Splendida notte d’infinita grazia Nel sacrificio il Suo Santo Sangue S'è commisto col nostro E con la nostra la Sua santa carne.
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