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al testo di Rosetta Sacchi
Uno strano sentire
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All’improvviso il corpo cede la mente, incapace d’ogni pensiero… Una linea mi separa dal mondo invalicabile Non sono in questo mio stato provvisorio eppure esisto gran parte del tempo vedo ascolto parlo sento Nulla m’è impedito e dentro me il sangue scorre senza incontrare impedimento.
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Dedalus
- 07/02/2021 22:58:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Ci sono campi appena arati sui quali si posano in stormo i gabbiani in cerca di vita, in cerca dellessenziale, ed al loro svolazzare di qua e di là mi fa pensare questa scrittura. Là in mezzo alle zolle appena rivoltate ci sono, per analogia, i loro andirivieni, come il sentirsi avulsi dal tutto, dalla realta, e lei quasi assente ma presente, e poi il "cedere improvviso" o la triste constatazione "Non sono/in questo mio stato provvisorio/eppure esisto" come quellanonimo posarsi ed alzarsi in volo continuo, "gran parte del tempo/vedo ascolto parlo sento". Non so perchè ma i versi di questo testo mi fanno pensare molto, mi madano un richiamo a quei gabbiani. Testo che va letto e riletto, gustato e centellinato a piccoli sorsi riflettendo sui possibili motivi che ne hanno condizionata la genesi.
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