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al testo di Rosetta Sacchi
Tu che sei faro nella notte oscura
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(preghiera dell’anima innamorata) Perché a sera io mi senta paga di questo calice senza domandarmi se un diverso elisir ridurrebbe l’amaro Perchè io possa ambire alla beatitudine della vetta tuffata nell’azzurro e perché non scacci mai dalla mente questo pensiero dominante di vederti nonostante tu valichi altre vie navighi altri mari.
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Dedalus
- 14/03/2021 21:05:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
C’è un amore che irrompe e dilaga e dà origine a versi così intensi, e che, a mio parere, non può essere se non diretto ed intimo fatto proprio. Sentimenti così forti non possono essere simulati, non possono essere artefatti con facilità a meno che non si sia degli interpreti di primario livello "e perché non scacci mai dalla mente/questo pensiero dominante...".
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