Scrivi un commento
al testo di Rosetta Sacchi
Relitti
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
In uno stile allindice della chiarezza e della sobrietà la poetessa scrive un testo che è colmo di risonanze con ciò che contraddistigue il suo sentire e la sua scrittura, risonanze che non sono dirette ma ben avvertibili. In estrema sintesi un dito puntato su ciò che poteva ancora essere e che purtroppo per "l’altrui fallimento" e probabile stupida avidità umana ci mette in bella mostra "sul fondo" quelli che sembrano ormai "poco più che relitti" irriducibili. Testo che vuole essere un grido accorato ed al tempo stesso un monito. Bella.