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al testo di Rosetta Sacchi
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Non il mio errare di passo in passo per sentieri tortuosi e per clivi ma quell’ombra che mi segue e mi fa splendere scavando nelle mie anse ed incrinature è un patrimonio che non saprò a chi destinare alla mia partenza.
Ho brama di spazi immensi eppure spesso ho ceduto al riparo in vicoli senza sbocchi Non le parole impresse sul foglio ma il turbine dei pensieri che sfuggono accalcandosi frettolosamente alla soglia narra del mio vivere inquieto e d’ogni tempesta più duratura.
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