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La sofferenza nei tuoi occhi

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( a mia madre )

 

La sofferenza nei tuoi occhi

accende altro dolore.

Di quanta inettitudine si veste

un desiderio che io so fallace!

In bilico su un rovo di spine

la vita ha sempre più deboli radici

e noi con speranze già malate

accecati da un sole che si fa rovente

ora vorremmo per te più fioca luce e quiete

per le stimmate dell'anima dolente.

 

 

 Dedalus - 28/05/2021 21:03:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

L’esser poeta, per l’autrice, diventa condizione di vita, iter su vie sempre nuove, viaggio con le sue tappe, viaggio dentro un paesaggio assolato oppure, come in questa scrittura, viaggio nell’interiorità della madre, donna che ha vissuto per i suoi cari e che ora, stanca, in quegli occhi malinconici anela la quiete "La sofferenza nei tuoi occhi/accende altro dolore". È qualcosa di ineludibile, ciò che quegli occhi anelano, in un muto eloquio, in cui non è attraverso la parola che comunicano. E la poetessa esplode in un "per te più fioca luce e quiete/per le stimmate dell’anima dolente ora vorremmo", e qui la capacità espressiva della poetessa e le sue potenzialità disegnano un percorso dal sensibile all’io in una chiave morale che impegna totalmente l’essere. Ancora una volta si rimane estasiati di fronte a questo fluire intenso di sensibilità.

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