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Lei sa

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Lei sa della fatica di un passo

del crepitio che rode ogni osso

del respiro affannoso ad ogni piccolo gesto

Lei sa della vita ora un cero che arde

d’una piccola fiamma che piega da un lato

vacilla, talvolta pare si spenga.

 

Lei sa dell’acqua attinta alla fonte

dei bagagli e dei figli trascinati per mano

Lei sa dei sogni nutriti di pianto

di promesse svanite del suolo sgranato

sotto i suoi piedi di solitudini guarite in silenzio

di risparmi azzerati di viaggi mai fatti.

 

Lei sa di campi seccati di alberi

che hanno smesso di dare frutti

di un tempo d’ infanzia senza corse nei prati

di anni di guerra di acerbe memorie

di sposa di  madre di sacrifici.

Lei sa di troppi rimpianti.

 

 Dedalus - 08/06/2021 23:00:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Il quotidiano è sempre stato al centro della poetica della poetessa, come in questa scrittura in cui narra di una persona a lei vicina, molto vicina, probabilmente la madre con le sue sofferenze, le sue defaillances, i sogni svaniti ed un’infanzia mai vissuta "Lei sa della vita ora un cero che arde/d’una piccola fiamma che piega da un lato/vacilla, talvolta pare si spenga". Molto naturalmente influisce sulla poetica una certa dose di capacità alla quale si affida la poetessa nel saper sfruttare quella spontanea vena speculativa che le permette di spremere a suo pro qualsivoglia fattodella quotidianeità. Poesia che sin dalle prime battute si mostra profondamente toccante e che trasmette pathos di alto livello.

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