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al testo di Rosetta Sacchi
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Quando non udirò più quella voce come un rintocco sul calar della sera come un grido di rondini e l’impennata di un’onda sulla scogliera
quando spierò dietro l’angolo quel passo in un passo diverso e un sibilo sottile tra le foglie fitte interrogherà la luna alta nel cielo
quando non sentirò un canto levarsi e la terra ora giaciglio tornerà culla quando non ascolterò quel silenzio più potente del fuoco e del vento
quando avrò giorni senza arcobaleni e sogni con le ali ferite e sere come finestre chiuse sul mare e stanze affollate da nuove ombre
quando parlerò senza più domandarmi se è lì che m’ascolta e non cercherò altre verità se non quella che dimora nel mio cuore
quando il pianto sarà inconsolabile e solo la pioggia saprà dissetarmi quando i miei occhi saranno i suoi occhi ed i suoi m’indicheranno ancora il cammino
quale sarà il senso del mio viaggio?
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