Scrivi un commento
al testo di Rosetta Sacchi
Riflessioni di un giorno di agosto
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Questo non avere nulla porta al pensiero assurdo che nulla ci è più necessario sicchè non esistono né la sete né la fame né la voracità nel desiderare le cose che gli altri possiedono né lo sconcerto per queste mani che non sanno più cosa domandare e che spesso racchiudono il nulla. Ma il nulla non è il vuoto. E questo non avere nulla è una ricchezza immane per noi che abbiamo solo noi.
|
Loredana Savelli
- 10/08/2021 13:05:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Stupenda
|
Dedalus
- 09/08/2021 23:05:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Sincrespa la voce mentre la poetessa scrive e narra di sè e forse anche daltri, e le sue riflessioni si levano lievitando un pathos che cresce a dismisura prepotente e forte "Questo non avere nulla porta/al pensiero assurdo/che nulla ci è più necessario". Il tema pur variando in ultima analisi continua sulla falsariga di sempre: illusioni e delusioni, il tutto in un andare compresso; ci sarebbe molto da disquisire su un tema del genere, ma limito la mia analisi alla naturale affermazione caudale "E questo non avere nulla/è una ricchezza immane/per noi che abbiamo solo noi", in cui lautrice sfronda il proprio stile da inutilibarocchismi superficiali tanto cari a numerosi autori. Complimenti.
|
|
|