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al testo di Silvana Sonno
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Le stagioni
Un temporale all'improvviso ha rotto l'estate.
So che i giorni del pigro calore non torneranno ritornerà invece un altro inverno a far da sfondo alla livida danza della vita che rincorre la luce e il suo tepore.
Di questo han bisogno i pulcini che la chioccia non cova di questo han bisogno i bambini e le bimbe di tutte le età.
Cercare riparo nei corpi profondi di madri carnose e accoglienti, nel seno e nei fianchi opulenti nella morbida chioma che il collo accarezza nelle mani che sfiorano di tenerezza il viso e i capelli, e le labbra dischiuse al sorriso.
Cercare nei corpi l'odore del mare di terra assolata, di fieno e di ruvido afrore, di pelle gelata per troppo sudore di liquidi assaggi tra i varchi protesi e i passaggi poi gonfi di tiepido umore.
E' questo l'estate per me che nacqui d'inverno e ne rifuggo il gelo, e cerco da allora, per me, un patto con lo spirito eterno che consenta al mio fragile cuore il riposo
nell'intimo cerchio della matrice antica dove la vita si rincorre e avanza e godere ancora e poi sempre la sua arsa pietà.
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