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al testo di Rosetta Sacchi
Placida approdo
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Placida approdo in uno spazio vuoto come le strade immense al mattino presto quando la gente ozia nelle proprie case o s’attarda in uno strano lento torpore in uno spazio vuoto approdo e pieno di vita dove le aiuole fioriscono ai piedi delle querce ed io respiro primavere nell’autunno che avanza e tu hai gli occhi chiari come pozze d’acqua e braccia come rami gravidi di foglie.
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Dedalus
- 01/10/2021 23:11:00
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Il verseggio qui è lineare, pacato e spoglio di inutili fronzoli, asciutto e nella semplicità consueta del linguaggio, che si presenta con una ricchezza interiore fuori del comune, narra di un "approdo" in un luogo di pace, un luogo non popolato da gente che corre e che si affanna, un luogo che ricorda certe "strade immense al mattino presto". In questa oasi di pace la poetessa "respira primavere nell’autunno che avanza" e si immerge nello sguardo di un ipotetica figura che ha "gli occhi chiari come pozze d’acqua/e braccia come rami gravidi di foglie". Il poetare dellautrice, giorno dopo giorno, si dipana sfilacciandosi in una miriade di figure ed immagini sempre diverse che danno volto agli aspetti più vari del quotidiano.
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