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al testo di Rosetta Sacchi
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Incomincio da zero ad ogni alba seppur nebulosa E’ un dovere la vita il lavoro il rimboccarsi le maniche il sorriso dinanzi alla dura fatica la parola pensata il percorso in silenzio
è un dovere giungere a sera stanchi ma grati scivolare nel buio con le ombre e i ricordi silenziare il mondo d’intorno ascoltarsi fino a cedere al sonno chiamandolo oblio e chiedendo per una stagione il letargo
è un dovere restare accanto a se stessi con una buona parola una lacrima una fantasia creare e demolire le scene spegnere il lume credendo di mettere la mente a tacere
eppure
vorrei sognare e non sogno vorrei non pensare ma penso vorrei entrare in un’arca con le cose a me care ma resto sull’onda come su un muro come in bilico in aria sul filo come sull’orlo d’un precipizio e vivo perché è un dovere resistere e guardare sempre davanti. |
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